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Tre riserve italiane entrano in lista Biosfera Unesco

Tre riserve italiane entrano in lista Biosfera Unesco
Tre riserve italiane entrano in lista Biosfera Unesco

Delta del Po, Alpi di Ledro e Judiciaria, Appennino Tosco-Emiliano.Sono i tre nuovi siti naturalisti italiani che sono entrati a far della Lista delle Riserve di Biosfera considerate uniche al mondo, portando così a ben 13 le riserve italiane iscritte.
Il Consiglio di coordinamento internazionale del programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco ha approvato la “promozione” all’unanimità a Parigi.
”In tutti questi tre casi”, precisa il prof. Petrillo, che ha negoziato per l’Italia le tre candidature, “l’Unesco ha evidenziato come sia possibile assicurare lo sviluppo economico di un territorio nel rispetto dell’ambiente e del suo ecosistema, puntando su pratiche agricole tradizionali e su produzioni tipiche come il Parmigiano Reggiano nell’Appennino Tosco-Emiliano”.

“Sono paesaggi rurali di eccellenza – osserva – ognuno con la sua specificità, e il fatto che l’Unesco li abbia riconosciuti tali conferma come l’Italia sia una culla di biodiversità”. Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della Biosfera , aree marine e/o terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Scopo della proclamazione delle Riserve è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale.
Un’opportunità anche per il turismo legato alla natura, che, sottolinea Coldiretti, in controtendenza, negli anni della crisi ha fatto registrare un aumento del 9 per cento delle presenze che raggiungono la cifra record di 102 milioni di presenze nel 2014 per un fatturato complessivo di quasi 12 miliardi di euro.

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