1 min read

Mobilità e transizione: la posizione di AsConAuto

«In un contesto in cui l’età media del parco auto italiano è salita dai sette ai tredici anni emerge chiaramente che non tutti gli italiani sono diventati collezionisti di auto d’epoca, ma piuttosto che si trovano in difficoltà nell’acquistare veicoli nuovi.

A sottolinearlo è il presidente di AsConAuto, Roberto Scarabel, intervenuto all’ultimo appuntamento promosso da #FORUMAutoMotive, evento di confronto e analisi delle dinamiche del settore mobilità promosso dal giornalista Pierluigi Bonora che si è svolto il 26 marzo a Milano.

Negli ultimi vent’anni, infatti, – ha proseguito – il prezzo medio di un’utilitaria è passato da 10.000 a 25.000 euro e poiché il salario medio è aumentato solo del 37%, gli italiani hanno difficoltà ad acquistare il nuovo. A questo si aggiunge la difficile reperibilità di auto usate con tre\quattro anni di età che potrebbero agevolare la sostituzione del parco più anziano. Questa situazione è collegata anche ai temi della fiscalità delle partite iva ed alle percentuali di ammortamento delle vetture aziendali. Le aliquote di ammortamento, fissate al 12,5% il primo anno e al 25% negli anni successivi, non si adattano alla realtà del mercato delle auto elettriche, la cui valutazione può essere incerta dopo solo due o tre anni. Adottando nuove politiche fiscali le aziende immatricolerebbero più auto con la conseguente immissione nel mercato di auto usate più ecologiche».

Un altro punto sul quale insiste da tempo AsConAuto è la necessità di innovare il parco auto, «introducendo veicoli usati recenti, di tre anni, con standard Euro 5 o 6, che possano rispondere meglio alle esigenze attuali in termini di emissioni. Ma – ha aggiunto il presidente Scarabel –sarebbe importante incentivare il passaggio a classi energetiche superiori per coloro che non possono permettersi un’auto nuova, premiando il loro impegno verso una mobilità più sostenibile».

Senza dimenticare quello che è un altro aspetto cruciale con il quale l’Associazione si confronta quotidianamente: la sicurezza stradale. «È sempre più necessario sottolineare l’importanza di controlli più severi nelle revisioni dei veicoli, per garantire che il parco auto invecchiato non comprometta la sicurezza sulla strada. L’invito è a una maggiore severità nelle revisioni per assicurare che veicoli con carenze, anche i fari appannati, non vengano lasciati circolare, mettendo a rischio la sicurezza di tutti».

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Eurotribuna politica di #Forumautomotive: l’unione fa la forza. Il Ministro Pichetto:”In Europa presa di coscienza sullo stop alle nuove vetture endotermiche al 2035. Termine ultimo potrebbe slittare.”

Next Story

Direttiva tassazione energetica: le richieste di Confitarma, Assogasliquidi e Unem

Latest from Blog

SPORT

ECOMOBILITYTODAY

Ecomobilitytoday.it esplora il mondo della mobilità sostenibile.
Auto, moto e cicli, ma anche trasporti, pubblici e pesanti, per terra, per mare e nei cieli.
Politiche, scenari, attualità e provvedimenti legislativi di vario tipo, incontri ravvicinati con persone e aziende della mobilità e dell’automotive. 
A guidare la linea editoriale del blog la neutralità tecnologica. 

Authors

Newsletter

Copyright 2022. All Rights Reserved.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità .