Linde (Nasdaq: LIN) ha annunciato di aver pubblicato il suo Sustainable Development Report 2024, che delinea i progressi dell’azienda verso il raggiungimento dei suoi obiettivi di sostenibilità.
Nel 2024, Linde ha ridotto le sue emissioni assolute di gas serra del 6,2% rispetto al livello di riferimento del 2021, in linea con il suo obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2035. Questo risultato è stato raggiunto attraverso una serie di azioni a livello globale, incluso l’approvvigionamento del 47% del suo consumo totale di energia elettrica da fonti a basse emissioni di carbonio.
Nel 2024 Linde ha aiutato i suoi clienti a evitare più di 96 milioni di tonnellate metriche di anidride carbonica equivalente, più del doppio delle emissioni che Linde ha generato dalle proprie attività. L’azienda ha anche continuato a concentrarsi sul coinvolgimento delle comunità, realizzando oltre 800 progetti nel 2024. Il Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile 2024 di Linde include il primo anno di rendicontazione rispetto ai nuovi impegni annunciati lo scorso anno.
“La sostenibilità è integrata in tutto ciò che fa Linde, e il nostro approccio pragmatico continua a fornire risultati eccezionali, aiutando al contempo i nostri clienti a ridurre le loro emissioni”, ha dichiarato Erin Catapano, Vicepresidente Sostenibilità di Linde. “Continueremo a sviluppare soluzioni innovative che apportino valore concreto ai nostri stakeholder e contribuiscano al tempo stesso a costruire un futuro più resiliente e sostenibile.”


Decarbonizzazione: investimenti e progetti
“Nel 2024, l’industria dell’idrogeno ha attraversato un periodo di maturazione, portando a un crescente rigore nelle decisioni di investimento finanziario (FID). “Nonostante l’incertezza normativa e le difficili condizioni macroeconomiche, Linde è rimasta determinata nel perseguire opportunità nel settore dell’energia pulita che rispettino i nostri criteri di investimento. Crediamo fermamente che l’idrogeno pulito e la cattura del carbonio giocheranno un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, soprattutto nei settori difficili da decarbonizzare (hard-to-abate).”
Il documento evidenzia i progetti messi in campo dall’azienda per contribuire a ridurre le emissioni. In particolare, Linde è pronta a investire dagli 8 ai 10 miliardi di dollari in progetti di energia pulita nei prossimi due o tre anni, con un portafoglio attuale di progetti di decarbonizzazione superiore ai 4 miliardi di dollari. Tra questi progetti si annoverano:
Lengfurt, Germania: Costruzione di un impianto di cattura e liquefazione della CO₂ su larga scala, in collaborazione con Heidelberg Materials, una delle maggiori aziende mondiali nel settore dei materiali da costruzione. La CO₂ liquefatta sarà destinata all’industria chimica e ai settori alimentare e delle bevande.
Beaumont, Texas: Un impianto di produzione di idrogeno su scala mondiale con tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) e un impianto di separazione dell’aria (ASU) per fornire idrogeno pulito e altri gas industriali all’impianto di Woodside. Si tratta del primo impianto greenfield per ammoniaca a basse emissioni negli Stati Uniti, con una capacità di 1,1 milioni di tonnellate di ammoniaca all’anno.
Fort Saskatchewan, Alberta: Un grande reattore di reforming autotermico (ATR) e un ASU dotati della tecnologia CCS avanzata di Linde chiamata HISORP, in grado di catturare e sequestrare oltre 2 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno per il cracker di etilene a emissioni nette zero di Dow. Una volta completato, il complesso di Linde sarà il più grande impianto di produzione di idrogeno pulito in Canada.
Il portafoglio attuale di opportunità di Linde è solido, con quasi , tra cui spiccano:
Rüdersdorf, Germania: In collaborazione con Cemex, Linde ha ottenuto 157 milioni di euro di finanziamento dal Fondo europeo per l’innovazione per un progetto di cattura di 1,3 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno dal cementificio di Cemex, utilizzando la tecnologia HISORP.
Hub CCS di Saudi Aramco: Linde è coinvolta in uno dei più grandi hub per la cattura e lo stoccaggio del carbonio al mondo, in collaborazione con Saudi Aramco e SLB. Situato nella Jubail Industrial City in Arabia Saudita, la prima fase dei lavori sarà completata nel 2027, con una capacità di 9–11 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno.